Grazie a un approccio multidisciplinare, la mostra permanente Città di confine presenta storie intime di famiglie, individui e comunità, andando oltre le narrazioni nazionali. Anziché proporre una narrazione storica convenzionale, la mostra privilegia le esperienze personali, capaci di restituire al passato una profondità umana ed emotiva. La storia emerge così dalle voci di chi ha vissuto quei luoghi: le loro paure, le loro speranze.
La mostra segue un percorso cronologico e si basa metodologicamente sulla storia orale, intrecciando alla narrazione oggetti e testimonianze video. Permette ai visitatori di comprendere il passato attraverso molteplici prospettive personali e percezioni individuali, co-creando così una visione storica dell’area che è plurale e sfaccettata. La presentazione è arricchita da un ricco programma educativo e pedagogico con visite guidate, serate cinematografiche, conferenze letterarie e artistiche, e approcci interattivi che favoriscono un’esplorazione approfondita e una comprensione stratificata dei contenuti.
La storia dell’edificio
EPIC ha sede nell’ex magazzino delle Ferrovie slovene, un tempo punto di incrocio di persone e merci. Oggi, accuratamente ristrutturato e riprogettato nell’ambito della Capitale europea della cultura 2025 Nova Gorica – Gorizia, funge da moderno centro di interpretazione che unisce passato e futuro, creando uno spazio per l’esplorazione, il dialogo e la costruzione condivisa della memoria.
L’edificio è diviso in una parte nord e una sud. Il piano terra della parte nord ospita la mostra permanente Città di confine, mentre il mezzanino accoglie mostre temporanee. La parte sud comprende una moderna sala conferenze con quasi 200 posti a sedere e la caffetteria EPIC, uno spazio accogliente per il relax e la socializzazione dei visitatori.